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Portiamo l’Open Design al Fuorisalone di Milano

  • 30 April 2018
  • News

Dal 4 al 9 Aprile, noi di PlayWood saremo al Fuorisalone di Milano,
venite a trovarci e a scoprire cosa vuol dire creare mobili di open design.

DIN – Design In 2017 | Zona Ventura-Lambrate in Via Privata Massimiano 6, 20123 Milano
Orari della esibizione: 
4-8 aprile dalle 10:00 alle 20:00
9 aprile dalle 10:00 alle 18:00
Apertura Straordinaria:
mercoledì 5 aprile dalle 10:00 alle 24:00


Cos’è l’Open Design?
L’Open design o progettazione aperta è lo sviluppo di prodotti fisici, macchine e sistemi attraverso l’uso di informazione progettuale condivisa pubblicamente.



Questo processo si è diffuso enormemente grazie a internet e spesso è conseguito senza alcun compenso monetario. Gli obiettivi e la filosofia derivano dal concetto originario di Open Source (che significa sorgente aperta), un termine informatico che indica un software di cui gli autori (più precisamente, i detentori dei diritti) rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti di apportarvi modifiche anche non lavorando nello stesso posto, permettendo quindi le collaborazioni a distanza. Quindi si è passati dalla condivisione di codici sorgente di un software, ai contenuti di una progettazione di un prodotto fisico. 



Il precursore dell’Open Design è stato l’italiano Enzo Mari, pubblicando un libro intitolato “Autoprogettazione” contenente i progetti e i disegni costruttivi, rilasciati con licenza libera e aperta, di un set completo di mobili concepiti per essere facilmente costruiti ed assemblati da chiunque. Decise di lavorare ad un design che trasmettesse conoscenza attraverso la pratica dell’auto-fabbricazione (DIY), un approccio assolutamente rivoluzionario per l’epoca. Mari ottenne molto più di ciò che si prefiggeva, oggi i suoi progetti sono adottati nei laboratori di fabbricazione di tutto il mondo come oggetti di workshop e i suoi dettami in fatto di design sono diffusi in maniera virale tra le comunità digitali.



Oggi, per accedere a questi progetti condivisi, di qualsiasi natura essi siano, sono necessarie delle licenze, chiamate licenze Creative Commons. Creative Commons (CC) è un’organizzazione non a scopo di lucro con sede a Mountain View dedicata ad ampliare la gamma di opere disponibili alla condivisione e all’utilizzo pubblico in maniera legale.
L’organizzazione ha stilato diversi tipi di licenze che forniscono un modo semplice e standardizzato per comunicare quali diritti l’autore dell’opera si riserva e a quali altri rinuncia, a beneficio degli utilizzatori. Ciò ha introdotto il concetto di “Alcuni diritti riservati” (some rights reserved) a metà tra il rigido modello di copyright “Tutti i diritti riservati” (All rights reserved) e il modello troppo permissivo di pubblico dominio “Nessun diritto riservato” (No rights reserved).
L’ideatore di un progetto che decide di appoggiarsi alle licenze Creative Commons deve decidere se vuole concedere l’utilizzo commerciale e se l’utilizzatore potrà generare opere derivate, in tal caso richiedere a chiunque utilizzi l’opera di renderla disponibile e condivisa così come il progetto originario. Questa operazione è chiamato “ShareAlike” ed è uno dei meccanismi che (se scelto) aiuta i beni comuni digitali a crescere nel tempo.



Sin dall’inizio noi di PlayWood ci siamo ispirati a questa filosofia e siamo orgogliosi di mettere a disposizione di tutti, intere librerie di design open source per relizzare arredi in tutto il mondo, utilizzando materiali locali e abbattendo i costi di trasporto.

Vuoi realizzare il tuo primo mobile di open design?
Scarica il nostri designs gratuiti. Una raccolta di progetti da realizzare ovunque nel mondo.